Regola numero 1: privilegiare lo spettacolo. E così è stato!
Correre una 24h di Daytona come quelle dell'IMSA richiede non solo bravura tecnica, ma anche altre caratteristiche quali creatività, decisione e velocità. La classifica finale nella categoria GTD PRO ha visto auto divise da minime manciate di secondi.
La lucidità nel comprendere come adeguarsi a situazioni più o meno scomode che possono farti vincere o perdere quello per cui si è lavorato e speso tantissimo, è stata la chiave del secondo gradino del podio per la Ferrari 488 Evo #62 del Team Risi Competizione.
La categoria protagonista GTD - PRO
Per tutta la 24h di Daytona si sono alternate al comando Lamborghini, Mercedes, Lexus, Ferrari e Porsche di cui le ultime due team al centro della fantastica battaglia finale hanno continuato a passarsi e contro-passarsi, dopo svariati contatti la Porsche bega KCMG finisce in testacoda, viene passata dalla Ferrari di Risi Competizione che riparte con le ruote fumanti, il tutto appena davanti a Hélio Castroneves alla guida dell'Acura #60 che sale sul primo gradino del podio e Ricky Taylor su Acura #10 sul secondo, entrambi del team Meyer Shank Racing W/Curb-Agajanian. Qualche istante dopo la 911 GT3R di Mathieu Jaminet, Matt Campbell e Felipe Nasr taglia per prima il traguardo di fronte alla 488 #62 Ferrari GT3 di Alessandro Pier Guidi, James Calado, Davide Rigon e Daniel Serra del Team Risi Completizione, autori di una gara molto consistente.
AF CORSE PENALITY DRIVE-THROUGH
Decisamente più ordinata la gara della nuova categoria GTD, la classe più numerosa viste le ben ventidue auto iscritte. Al termine della 24 ore di Daytona la vittoria viene assegnata alla Porsche numero 16 di Wright Motorsport e quarta la Ferrari 488 #21 di AF Corse incappata in una svista minima. La penalità drive through assegnatale nella mezz'ora finale per un sorpasso effettuato in bandiera gialla è costata alla formazione di Amato Ferrari il terzo posto e quindi l'uscita dal podio per AF Corse.