Viscosità olio trasmissione - Aggiornamento 2025 SAE J306

Pubblicato il: 28 Luglio 2025

Nuovi codici di viscosità nello standard SAE J306: una novità nella tecnologia dei lubrificanti per trasmissioni

La viscosità è una delle proprietà fisiche più determinanti nella progettazione e selezione dei lubrificanti per trasmissioni, poiché incide direttamente sulla capacità del fluido di creare un film protettivo tra le superfici meccaniche, riducendo attrito e usura. Tecnicamente, rappresenta la  resistenza del fluido al flusso sotto l'azione di una forza.

La viscosità è anche uno dei principali parametri del lubrificante che influenza l’efficienza e il rendimento dei componenti  con conseguente riduzione delle emissioni ed è diventato un aspetto chiave nella progettazione meccanica.

Dopo le ultime revisioni delle categorie SAE J300 per oli motore è arrivata quest’anno anche la revisione delle categorie SAE J306 per gli oli da trasmissioni e differenziali.

SAE J306: viscosità degli oli per trasmissioni

Per i lubrificanti destinati a trasmissioni, assali e differenziali, la classificazione della viscosità è definita dallo standard SAE J306, emanato dalla Society of Automotive Engineers (SAE). Questo standard stabilisce parametri minimi di prestazione legati alla viscosità cinematica a 100 °C e alla viscosità alle basse temperature.

Aggiornamento 2025 | 62W - 63W - 64W - 65W

Il nuovo aggiornamento segue la tendenza già in corso con la revisione 2019 in cui erano stati introdotti tre nuovi gradi di bassa viscosità (SAE 65, 70, 75), per supportare lo sviluppo di trasmissioni più moderne e ad alta efficienza. Questo intervento permette la classificazione di lubrificanti ancora più fluidi senza compromettere la protezione meccanica, andando incontro alle esigenze di riduzione delle perdite meccaniche e di consumo carburante.

Oggi, il settore affronta un nuovo importante cambiamento: è stata pubblicata una rivisitazione dello standard J306 che rappresenta una vera svolta tecnologica. Il nuovo aggiornamento introduce un concetto avanzato di viscosità a freddo, definito attraverso misurazioni con il metodo ASTM D2983 (Viscosità Brookfield), che definisce il limite massimo di viscosità e quindi pompabilità alla temperatura fissata di -40°C, cambiando un po’ i concetti di misurazione delle precedenti categorie “W”.

Si ha così l’introduzione di quattro nuovi codici di viscosità a freddo: 62W, 63W, 64W e 65W e delle corrispettive categorie di viscosità ad alte temperature (100°C), SAE 62, 63, 64 e 65.

Se per le precedenti categorie 85W, 80W, 75W e 70W il parametro di riferimento per la classificazione delle viscosità alle basse temperature era la viscosità massima ammessa (150.000 cP) a diverse temperature (rispettivamente -12°C, -26°C, -40°C e -55°C), oggi con queste nuove categorie la viscosità massima ammessa è diversa per ogni categoria (1200 cP per 62W, 2500 cP per 63W, 5000 cP per 64W e 10.000 cP per 65W) e viene misurata sempre alla stessa temperatura (-40°C).

Questi nuovi gradi si collocano al di sotto dei valori minimi precedentemente stabiliti nel 2019, offrendo una classificazione più mirata ai requisiti dei lubrificanti destinati a condizioni operative estreme ed a trasmissioni di nuova generazione, come quelle presenti nei veicoli elettrici.

Benefici concreti: efficienza e riduzione delle emissioni

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L’introduzione di questi nuovi gradi di viscosità non è solo un affinamento tecnico: è anche una risposta concreta alla crescente domanda di riduzione delle emissioni di CO₂ e di ottimizzazione dei consumi. Un olio più fluido permette alla trasmissione di lavorare con minori perdite di energia, contribuendo a un miglior rendimento chilometrico e quindi a un minore impatto ambientale. La riduzione di viscosità deve però passare da un aumento di qualità del prodotto e delle materie prime che devono risultare più stabili, performanti e protettive degli organi lubrificati: ancora una volta la qualità del lubrificante è un elemento chiave per i moderni sistemi meccanici.

Inoltre, queste categorie sono particolarmente adatte alle trasmissioni dei veicoli elettrici, che risentono molto degli attriti generati da lubrificanti viscosi alle basse temperature e che possono quindi beneficiare di lubrificanti ultra-fluidi per migliorare l'efficienza del sistema.


Il nuovo aggiornamento dello standard SAE J306 segna un passaggio cruciale per l'evoluzione dei lubrificanti per trasmissioni. I nuovi codici di viscosità a freddo finalmente descrivono il salto tecnologico che abbraccia le esigenze di efficienza energetica, sostenibilità e compatibilità con i sistemi di trasmissione avanzati, aprendo la strada a una nuova generazione di fluidi ad alte prestazioni.

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