Sfide all’ultimo centesimo di secondo, veicoli storici di una bellezza disarmante, il fascino puro dell’odore di pelle dei sedili misto al rombo dei motori. Sono queste le competizioni riservate alle automobili storiche, laddove il rispetto del tempo previsto per compiere un tratto da una tappa a un’altra è fondamentale. Ai partecipanti viene dato un percorso da seguire, al cui interno si prevedono dei controlli a timbro e prove di regolarità. L’obiettivo è andare dal punto A al punto B, dal punto C al punto D e così via in un determinato tempo calcolato al decimo di secondo. La distanza tra i punti è di una decina di metri e il cronometro parte quando le auto passano sopra ai pressostati.
È bene considerare che nei controlli a timbro la tolleranza è al secondo, mentre nelle prove di regolarità, la tolleranza è al centesimo di secondo!
Per poter arrivare ai controlli a timbro e alle relative prove di regolarità, come già detto, viene assegnato un percorso da seguire tracciato su un “Radar” o “Roadbook” dove tramite indicazioni chilometriche, pittogrammi, disegni e simboli il pilota, con l’aiuto fondamentale del navigatore, può intercettare le prove senza il rischio di perdersi.
I veicoli che partecipano sono quelli che hanno mantenuto la loro configurazione originale. Le auto, per poter circolare su suolo stradale, devono essere regolarmente targate, sottoposte a revisione annuale e assicurate. L’equipaggio è composto generalmente da due persone e il feeling fra queste due è fondamentale. Il copilota è la figura con cui il pilota arriva ad instaurare un rapporto di fiducia totale ed è proprio il raggiungimento di questo livello di collaborazione che rende avvincente il percorso. Il meticoloso lavoro del navigatore inizia alla consegna del Radar, quando estrapola tutte le informazioni utili sul percorso, sulle tempistiche, sui possibili ostacoli e su altri dettagli essenziali per il conducente.
La particolarità di queste competizioni sta proprio nel fattore tempo, considerando che il percorso va eseguito rigorosamente alla massima velocità di 40 km/h (così come da regolamento ASI), la difficoltà sta nel catturare l’esatto momento in cui la ruota anteriore dell’auto attraversa il pressostato, che non è altro che una linea di demarcazione del punto di fine prova. Viene indicato un livello di velocità con cui attraversare la linea e si calcolano le penalità per coloro che non dovessero riuscire a schiacciare il pulsante del cronometro nel secondo esatto in cui la si attraversa.