Professionisti instancabili, questi sono gli uomini e le donne Pakelo, occupati nel fare ricerca, nel produrre, nel vendere, in una catena di montaggio oliata da valori relazionali quali il rispetto, il tono amichevole, lo sharing knowledge. “Il nostro è un vero lavoro di squadra, tra settori trasversali. Per questo in azienda il turnover è bassissimo: chi lavora qui, non vuol più andar via”. Il “senior” Signor Elio, che non manca di farsi vedere in azienda, gli da ancora del lei. I “ragazzi”, cioè Aldo, Alberto, Rino, gli danno del tu (d’altra parte li ha visti scorrazzare fin da bambini tra i muretti della vecchia sede, vicino alla stazione di San Bonifacio) segno di un passaggio da una gestione padronale “necessaria a quel tempo”, a una manageriale, in cui la delega è l’elemento fondamentale. “All’inizio tutti seguivano tutto, ora ognuno è nella piena funzione del proprio ruolo, cosa essenziale in un mercato dinamico, veloce e brutale per certi versi, in cui se esiti, perdi il treno”. Un professionista duttile ai cambiamenti, Antonio, è in grado di portare flessibilità nei rapporti coi clienti e con i collaboratori. Il premio? Un fatturato che quest’anno cresce a doppia cifra nonostante le difficoltà legate alla pandemia.