Le premesse al Rally di Sardegna
La pandemia Covid-19 ha condizionato l'intero campionato WRC 2020 che tra annullamenti e cambi data ha vissuto una stagione ridotta e confinata alle sole tappe europee. Una nota positiva viene dal Rally Sardegna che si è disputato dopo lo slittamento ad ottobre. Il Rally Italia Sardegna si è svolto in tre tappe di 16 prove speciali per 238,84 km cronometrati con partenza e arrivo da Alghero (SS). Umberto Scandola e Guido D’Amore hanno disputato un'ottima gara con la loro Hyundai i20 R5, malgrado il cambio di tracciato abbia annullato l'esperienza di Umberto Scandola maturata nelle edizioni passate del Rally di Sardegna.
Un quarto posto per guardare al futuro con ottimismo
Umberto Scandola e Guido D’Amore segnano un quarto posto, vicini al podio nella classifica del Mondiale WRC3 al 17° Rally Sardegna 2020. Dopo tre giorni di intense speciali cronometrate la coppia di Hyundai Rally Team Italia raccoglie un buon risultato che ripaga in buona parte gli sforzi fatti durante la preparazione e lo svolgimento della gara mondiale. Rimane solo un po’ di amaro in bocca per qualche errore nella fase iniziale della gara e per la rottura di un semiasse nella seconda tappa, due contrattempi che hanno rallentato la rincorsa al podio che ormai era nel mirino del pilota veronese e del suo copilota imperiese.
Quello di Scandola e D'Amore è il primo equipaggio italiano al traguardo, in 16° posizione assoluta e 4° di categoria Rally R5. La settimana del Rally Sardegna è cominciata con l’imprevisto di aver dovuto saltare i test pre-gara, molto importanti su questo fondo particolare, ma già nello shakedown Umberto ha conquistato il miglior tempo tra i piloti del WRC3 e il secondo assoluto tra le R5 al via, compreso i team ufficiali.
Peccato che nella prima prova di Tempio Pausania due “dritti”, con il relativo spegnimento del motore, abbiano pesato per oltre 40” sulla classifica generale. Immediatamente è arrivata la risposta con una serie di ottime performance che lo hanno fatto risalire dal 12° al 6° posto di categoria, già nella prima giornata.
Sabato, seconda tappa, è continuata la rimonta e dopo la prova iniziale del Monte Lerno, Scandola-D’Amore sono risaliti al 4° posto tra le rally R5 private e con un’ottima tredicesima posizione assoluta. Quando mancano un paio di prove al termine della tappa, arriva però una lenta foratura e successivamente la rottura del semiasse anteriore destro, due imprevisti che fatto perdere altri secondi preziosi. Con i distacchi sempre più marcati, e la quarta posizione in cassaforte, il pilota e il team preferiscono lavorare qualche minuto in più all’assistenza di inizio tappa cambiando per prevenzioni parecchi particolari pagando 90” di penalità.
A questo punto Umberto Scandola affronta la terza e ultima tappa in assetto conservativo, lasciando da parte la voglia di staccare qualche tempo importante ma difendendo la quarta posizione sul finale.
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