D: Andrea, che atmosfera si respirava al Trofeo Maserati?
R: Sicuramente un'atmosfera di amicizia e sana competizione. Si era creato un gruppo molto affiatato e gran parte dei Gentlemen si iscrivevano per più anni di fila. Io ho partecipato alle edizioni del Trofeo dal 2003 al 2006. Tutto è iniziato ad una cena nel 2002 a cui ero presente con Aldo Polacco, il Presidente di Pakelo Lubricants e Claudio Berro, l'allora Direttore Maserati Corse che stava mettendo in piedi il Maserati Trofeo. Lanciai un po' per scherzo l'idea che avrei potuto correre con una macchina Pakelo e dopo pochi mesi eccomi a Vallelunga a fare un test per poi prendere la licenza sportiva per guidare la Maserati GT 4200 in pista.
D: Come si svolgeva il weekend di gara?
R: L'assistenza si occupava davvero di tutto. La gestione della vettura era in capo all'organizzazione. Il weekend iniziava il venerdì con le prove libere, il sabato qualifiche e la domenica gara. La gara durava 45minuti con partenza lanciata. C'era un pit stop obbligatorio e in molti facevano il cambio pilota. Quello di Monza era il circuito più veloce, si girava con una media di 160-170 km/h ma è stata registrata una punta a 273 km/h. Personalmente ho amato più di tutti il Circuito di Spa-Francorchamps, è quello che mi ha dato più emozioni.